Goletta Verde di Legambiente a Grado presenta le criticità del mare e delle coste del Friuli Venezia Giulia 2009 Home - SurfTribe.it

Goletta Verde di Legambiente a Grado presenta le criticità del mare e delle coste del Friuli Venezia Giulia 2009

26-06-2009
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Allerta alle foci dei fiumi del Friuli Venezia Giulia:
inquinate quelle dell’Isonzo e del Tagliamento
Grave illegalità sulle coste
Friuli Venezia Giulia al terzo posto in Italia:
4,1 illeciti per ogni km di costa
Bandiera nera alla Caffaro srl
Dati negativi per il mare del Friuli Venezia Giulia arrivano dalle foci dei fiumi: inquinate
quelle dell’Isonzo e del Tagliamento. E’ questo l’allarme lanciato da Goletta Verde, la campagna
estiva di Legambiente, in occasione della tappa gradese in Friuli Venezia Giulia. Riflettori accesi
sulla Caffaro srl, per l’impianto cloro-soda a Torviscosa. Alla società va la bandiera nera di
Goletta Verde. Friuli Venezia Giulia al terzo posto in Italia per illeciti lungo le coste: 4,1 infrazioni
per ogni km di costa.
Le criticità del mare e delle coste del Friuli Venezia Giulia sono state presentate questa mattina in
conferenza stampa sulla terrazza mare antistante il municipio, alla presenza di Katia Le Donne
portavoce di Goletta Verde, Giorgio Cavallo, presidente Legambiente Friuli Venezia Giulia, Lino
Santoro, comitato scientifico Legambiente Friuli Venezia Giulia, Luisella Milani, osservatorio
Alto Adriatico ARPA Friuli Venezia Giulia.
Quest’anno le analisi di Goletta Verde, con campionamenti puntuali e in grado di fornire
un’istantanea dello stato di salute del mare, vogliono essere campanello d’allarme per situazioni
critiche che necessitano maggiori controlli. Per la regione Friuli Venezia Giulia le maggiori
criticità sono state rilevate alle foci di due fiumi del Friuli Venezia Giulia. Nello specifico,
secondo le analisi dei tecnici dell’imbarcazione ambientalista risultano inquinate le foci
dell’Isonzo e del Tagliamento.
Bandiera nera alla Caffaro srl. Goletta Verde anche quest’anno continua la sua denuncia contro
tutte quelle attività insostenibili da un punto di vista ambientale. E proprio in occasione del
passaggio in Friuli Venezia Giulia, assegna la bandiera nera alla Caffaro srl, per aver portato su
una strada senza uscita un percorso industriale che ha inquinato per lunghi anni la Bassa friulana e
la Laguna di Grado e Marano senza prendere quelle misure tecnicamente disponibili che avrebbero
permesso di continuare l’attività produttiva e allo stesso tempo di salvaguardare l’ambiente.
Insieme alla Caffaro, la bandiera nera va a tutti coloro che, nella società e nelle istituzioni, per
subalternità o per inammissibili logiche di rinvio, hanno aiutato la Caffaro nel suo atteggiamento
negligente.
“ Trascurare e rimandare la soluzione delle questioni ambientali alla fine si traduce in un danno per
tutti – commenta Giorgio Cavallo, presidente Legambiente Friuli Venezia Giulia -. Quello della
Caffaro, erede finale degli impianti chimici Snia di Torviscisa è l’emblema di un’inammissibile
sottovalutazione del problema. Il processo di riconversione della Caffaro dalla tecnologia al
mercurio a quella a membrana in parte non eseguito, in parte non sufficiente ha portato ad un
acutizzarsi della situazione e alla fine al sequestro e alla chiusura dello stabilimento da parte della
magistratura. Resta purtroppo una disastrosa situazione occupazionale e ambientale di cui deve
occuparsi il Ministero dell’Ambiente nell’ambito del “Sito di bonifica di interesse nazionale della
Laguna di Grado e Marano”, con strumenti di intervento attualmente in gran parte ancora da
definire. E’ una vicenda esemplare per la sua negatività che deve essere monito per i danni che ha
fatto e che ancora sta facendo.”
Questo impianto è stato monitorato nel 2006 nel corso della campagna Zero Mercury e
pubblicato da Legambiete nel dossier “Un futuro verde per la chimica italiana” nel 2007.
Secondo quanto emerge dal monitoraggio presso la Caffaro srl di Torviscosa, in alcuni casi si
raggiungevano punte massime di emissione di mercurio in atmosfera che andavano dagli oltre 1000
ai quasi 7000 nano grammi su metrocubo (ng/m³), con una media su misurazioni in continuo che
supera i 1500 ng/m³. In assenza di un limite di legge nazionale o europeo per la concentrazione del
mercurio nell’aria ambiente, i valori misurati possono essere confrontati con i limiti di sicurezza per
l’esposizione cronica stabiliti negli Stati Uniti dall’Epa - l’Agenzia per la protezione ambientale - e
dall’Atsdr - l’Agenzia per il registro delle sostanze tossiche e delle malattie -, pari rispettivamente a
300 e 200 nanogrammi per metro cubo (ng/m³) di aria, e con il valore medio annuo raccomandato
dall’Oms nelle “Linee guida per la qualità dell’aria”, pari a 1.000 ng/m³.
Bisogna considerare inoltre che secondo l’accordo volontario firmato nel 1999 a Madrid da
Eurocholor, gli impianti di cloro-soda dovranno essere dismessi o riconvertiti entro il 2020. Non
mancano però in Italia casi virtuosi come Solvay Chimica Bussi S.P.A. di Bussi (PE), Solvay di
Rosignano Marittimo (LI), Altair Chimica di Saline di Volterra (PI), impianti che hanno
ampiamente anticipato questo termine, puntando su efficienza energetica e sostenibilità ambientale.
Per il Friuli Venezia Giulia dati poco incoraggianti emergono anche dal dossier Mare Monstrum
2009 che confermano una tendenza negativa sul fronte dell’abusivismo edilizio sul demanio
marittimo, inquinamento delle acque, pesca di frodo e infrazioni al codice della navigazione. I
numeri del “mare illegale” vedono il Friuli Venezia Giulia in 11ma posizione nella classifica
nazionale, ma la lettura del dato in termini di infrazioni per ogni chilometro di costa sposta la
regione al 3 posto, con ben 4,1 gli illeciti per chilometro.
“E’ proprio questo l’intento di questo ventiquattresimo anno di Goletta Verde - conclude Katia Le
Donne, portavoce dell’imbarcazione ambientalista –. Non solo schierata dalla parte dei bagnanti e
del mare, mettendone in luce quelle che sono le maggiori criticità, ma pronta anche a denunciare
politiche incoscienti delle amministrazioni che con troppa facilità permettono l’assalto sulle coste e
operazioni assolutamente insostenibili in termini ambientali. Occorre un deciso cambio di marcia,
che rappresenti la consapevolezza, non solo politica ma anche sociale, della necessità di
promuovere un modello di sviluppo turistico che punti sulla qualità e sulla valorizzazione del
territorio, abbandonando definitivamente l’inammissibile scelta di uno sconsiderato consumo di
suolo. Come Legambiente ci rivolgiamo inoltre alle Amministrazioni comunali, alle Province e alle
Regioni chiedendo che in tempi brevi vengano prese le giuste contromisure, con politiche serie e
efficaci che siano in grado di risanare anche le acque dei fiumi, indicatori che il male spesso arriva
dall’entroterra e non riguarda solo le cittadine costiere”.
I tecnici del laboratorio mobile di Goletta Verde oltre ad analizzare i parametri previsti dalla
normativa in vigore, il Dpr 470/82, misurano gli Escherichia Coli, batteri che vivono
esclusivamente nell’intestino umano che danno una dimensione molto precisa del carico antropico
e che sono il nuovo parametro di riferimento della direttiva europea 2006/7/CE.

LE CRITICITA’ DEL MARE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

PROVINCIA

COMUNE

LOCALITÀ

PUNTO DI PRELIEVO

GIUDIZIO

Gorizia

Grado

Punta sdobba

Foce Isonzo – fine strada del Caneo

 

Udine

Lignano Sabbiadoro

 

Foce Tagliamento

 


LEGENDA
INQUINATO = Coliformi fecali e/o Streptococchi fecali maggiore di 100 ufc/100ml e/o Escherichia Coli
maggiore di 500 ufc/100ml
FORTEMENTE INQUINATO = Coliformi fecali e/o Streptococchi fecali maggiore di 500 ufc/100ml e/o
Escherichia Coli maggiore di 1000 ufc/100ml
Limiti Direttiva europea 2006/7/CE ( recepita in Italia con Dgls 30 maggio 2008 n. 116)
Coliformi fecali: 100 Unità Formanti Colonia in 100 millilitri di acqua (100 Ufc/100 ml)
Streptococchi fecali alias Enterococchi intestinali: 100 Unità Formanti Colonia in 100 millilitri di acqua (100 Ufc/100 ml)

BANDIERE NERE ASSEGNATE IN FRIULI VENEZIA GIULIA
 Soggetto  Denominazione  Motivazione  Bandiera Nera
 Società  Caffaro Srl  versamento di mercurio  


LE LOCALITA’ DEL FRIULI VENEZIA GIULIA PRESENTI NELLA GUIDA BLU 2009
 PROVINCIA  COMUNE  VELE  
 Gorizia  Grado    
 Udine  Lignano Sabbiadoro    


Sponsor di Goletta Verde 2009 Novamont e Renergies Italia
Partner tecnico Nau!
Media partners La Nuova Ecologia e Radio Kiss Kiss 105.700
Goletta Verde viaggia anche grazie al 5x1000 donato
dai cittadini con la propria dichiarazione dei redditi
I biologi di Goletta Verde viaggiano su Peugeot Diesel HDi con filtro anti articolato – FAP(r)
Goletta Verde compensa le proprie emissioni di gas serra con AzzeroCo2
Ufficio stampa Goletta Verde
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